Al via protocollo d’intesa con Roma Capitale e Conoe per il recupero degli oli vegetali usati

 

Dall’olio fritto usato in cucina a preziosa risorsa per la mobilità sostenibile. Entra nel vivo, con l’attivazione dei primi 18 nuovi punti di raccolta nei municipi IV, VI, IX, XIII, XIV e XV, il protocollo d’intesa tra Roma Capitale, AMA e CONOE teso a sensibilizzare i cittadini romani sulle buone pratiche della raccolta differenziata degli oli e dei grassi vegetali esausti. Da ieri mattina, è infatti possibile conferire comodamente l’olio domestico da cottura in appositi fusti da 110 litri, collocati in alcuni mercati rionali e sedi municipali. Il servizio sarà progressivamente esteso a tutti e 15 i municipi.
Questi i nuovi siti a disposizione: mercati rionali Pietralata, via Filippo Meda, San Romano (IV municipio); mercato di Torre Spaccata, sede municipale di via Bruno Cirino 3, aula civica di via Pedicciano (VI municipio); mercati di Vigna Murata, Laurentino, Spinaceto, Tor de Cenci (IX municipio); mercati Irnerio e plateatico Casalotti Borgo Ticino (XIII municipio); mercati Belsito, Primavalle 2 e Thouar (XIV municipio); mercato di Ponte Milvio, centro AMA via Cassia Km 19,680, sede municipale di via Flaminia 872 (XV municipio). Per maggiori info.

I cittadini potranno utilizzare una piccola tanica o una qualsiasi bottiglia di plastica, seguendo alcuni accorgimenti: se si tratta di olio di frittura, aspettare che si raffreddi; versarlo nella bottiglia/tanica usando imbuto e un filtro; avvitare bene il tappo; portarlo in uno dei punti di raccolta e svuotarlo nell’apposito contenitore. La bottiglia potrà poi essere nuovamente utilizzata per raccogliere l’olio vegetale o conferita (ben svuotata) nel contenitore dedicato agli imballaggi in plastica e metallo (multimateriale).

Grazie a questa iniziativa sarà possibile sottrarre all’ambiente quantità sempre più elevate di una tipologia di rifiuto altamente inquinante. Basti pensare che un chilogrammo di olio vegetale esausto, se non correttamente gestito, inquina una superficie d’acqua di un chilometro quadrato, un’estensione pari a 140 campi di calcio. Se conferito correttamente, invece, l’olio usato viene sottoposto a un processo di trattamento e rigenerazione per diventare una risorsa preziosa come, ad esempio, la glicerina per saponi o biocarburante efficiente ed ecologico per una mobilità sostenibile.

La raccolta differenziata degli oli vegetali esausti è in crescita costante nella Capitale e nel 2020 ha superato per la prima volta la soglia dei 200mila litri recuperati. Nel corso dell’ultimo anno, infatti, ne sono stati raccolti e avviati a recupero quasi 210mila litri, 15mila in più rispetto al 2019 e ben 55mila in più rispetto al 2018. AMA è da tempo fortemente impegnata in azioni mirate per recuperare questa particolare tipologia di rifiuto, mettendo a disposizione contenitori dedicati nei Centri di raccolta e in numerose scuole, dove vengono anche proposti processi educativi formativi per trasmettere valori positivi ai ragazzi e favorire che vengano poi veicolati anche in famiglia.

Pubblicato il 2021-03-23
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