Covid-19: nessun focolaio; in 7 giorni raccolte 16.450 tonnellate di rifiuti indifferenziati

Non c’è alcun focolaio per Covid-19 tra i lavoratori AMA e i servizi di igiene urbana vengono svolti sulla base dei turni programmati. Operatori e mezzi dell’azienda stanno assicurando, anche in questa situazione delicata e complessa, i servizi di pulizia e raccolta dei rifiuti in tutti i quadranti cittadini. Nella settimana appena trascorsa (26 ottobre – 1 novembre), sono state complessivamente raccolte e avviate a trattamento circa 16.450 tonnellate di rifiuti indifferenziati, con una punta di quasi 3.000 tonnellate prelevate nella sola giornata di martedì 27 ottobre. Ad oggi, su 7.276 dipendenti (addetti operativi ed impiegati), la percentuale di positivi al virus, gran parte dei quali asintomatici, risulta circa l’1,6% sul totale.

L’attenzione della Municipalizzata capitolina per l’Ambiente per la salvaguardia della salute e della sicurezza dei lavoratori è massima e, in stretto raccordo con Roma Capitale, fin dall’inizio della pandemia sono state attivate tutte le misure possibili per tutelare la comunità di lavoratori dell’igiene urbana che deve continuare a svolgere servizi essenziali per tutti i cittadini. Fino ad oggi, AMA ha fornito ai propri dipendenti oltre 1milione 400mila mascherine (oltre la metà delle quali con filtro ad alta protezione), quasi 1milione di paia di guanti monouso e oltre 16mila tute monouso. I presidi di sicurezza sono stati adeguati di pari passo con l’evolversi della situazione attraverso più di 80 documenti interni (tra istruzioni, ordini e comunicazioni di servizio) e un “Protocollo anti-contagio COVID-19” che illustra gli accorgimenti necessari per contrastare la diffusione del virus nonché le disposizioni aziendali di volta in volta emanate in materia.
Si ribadisce, infine, che AMA non ha mai acquistato termoscanner da installare presso le proprie sedi. A tutti i lavoratori, fin dall’ordine di servizio 139 del 19 giugno scorso, è stato ricordato l’obbligo di restare a domicilio in caso di temperatura corporea rilevata superiore ai 37,5 gradi, come peraltro raccomandato ai cittadini fin dal primo Dpcm dell’8 marzo e come indicato quale obbligo, in particolare per i lavoratori, fin dal primo protocollo fra il Governo e le parti sociali sottoscritto il 14 marzo 2020. In caso di necessità, per controlli straordinari della temperatura durante i turni di lavoro, le cassette del pronto soccorso presenti in tutte le sedi aziendali sono state dotate anche di termometri ad infrarossi.

Pubblicato il 04/11/2020
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