Il "Centro Carni" e il risanamento di AMA

Il Consiglio Comunale di Roma ha deliberato il conferimento ad AMA S.p.A. del complesso edilizio “Centro Carni” a Tor Sapienza. Il valore stimato del “Centro Carni” è pari a circa 92 milioni di euro. L’Amministrazione Comunale, in ogni caso, manterrà piena autonomia decisionale in ordine al riassetto e alla riqualificazione dell’immobile.

Questa operazione, che darà corpo all’aumento del Capitale Sociale, è indispensabile per il risanamento di AMA. Tale aumento è finalizzato a garantire il rientro dal pesante indebitamento prodotto dalle gestioni precedenti (circa 900 milioni di euro) e a supportare le garanzie per la concessione dei leasing per l’acquisto dei nuovi mezzi (oltre 700 che ne andranno a sostituire 680 ormai obsoleti ed inutilizzabili) indispensabili per il miglioramento del servizio di pulizia della città. Di questi 250 sono già entrati in servizio, altri 300 entro fine anno e i restanti 150 entro marzo 2010.

Risanamento di AMA

All’atto dell’insediamento del nuovo management, a settembre 2008, la situazione di AMA era fortemente critica con:

  1. Un pesante squilibrio economico: perdita di 35 milioni di euro nel 2007 e di 257 milioni di euro al 31 dicembre 2008.
  2. Un pesante squilibrio patrimoniale e finanziario con 813 milioni di crediti Ta.Ri., debiti finanziari per 650 milioni a breve termine, debiti verso fornitori per 270 milioni e un patrimonio netto eroso dalle continue perdite ridotto a circa 1 milione di euro. Si evidenziavano, infatti, palesi difficoltà nell’emissione e nell’ incasso delle fatture Ta.Ri. a causa di problemi gestionali e organizzativi e alla mancanza di strumenti operativi idonei al recupero dei crediti. La struttura delle fonti di finanziamento, poi, era completamente sbilanciata con un indice di patrimonializzazione pari a 0,2% a fronte di una media del settore del 50-60%.

Il delicato processo di risanamento, iniziato nel settembre 2008, ha già prodotto buoni risultati, come dimostra anche la relazione semestrale 2009 che chiude con un utile di 5 milioni di euro: 

  • Rivalutazione degli asset immobiliari per un valore di 340 milioni e abbattimento del capitale circolante grazie all’accantonamento al fondo svalutazione crediti di oltre 250 milioni di euro.
  • Conseguimento dell’equilibrio economico (con un Margine Operativo Lordo e un risultato operativo pari rispettivamente al 22% e al 10% del Valore della Produzione).
  • Diminuzione dell’indebitamento finanziario di 60 milioni (da 648 a 591 milioni).
  • Riduzione dei crediti Ta.Ri. pari a  190 milioni di Euro (da 813 a 623 milioni) grazie a un sensibile miglioramento delle modalità di incasso (300mila solleciti inviati nel primo semestre 2009 e 100mila posizioni trasmesse ad Equitalia per l’emissione delle relative cartelle esattoriali), ai crediti ceduti agli istituti di credito per 50 milioni di euro, all’attività di recupero parziale e totale relativa ai condoni edilizi per 25 milioni. Si è proceduto poi ad una massiccia attività di bonifica del database Ta.Ri. con lavorazione di oltre 30mila posizioni per un valore di 85 milioni.
  • Rapporto di patrimonializzazione al 23%.
  • Razionalizzazione dell’assetto societario del gruppo attraverso l’incorporazione e la fusione per incorporazione di AMAgest, AMA Fleet Maintenance e CTR, società controllate da AMA al 100%. In questa operazione si inserisce anche la definitiva dismissione della partecipazione del 30% in AMA International.

L’aumento di capitale sociale permetterà anche la sottoscrizione di un accordo per la ristrutturazione del debito pregresso con un pool di banche per un importo di 700 milioni di euro (400 milioni per il consolidamento di una parte dell’attuale debito a breve termine fino al 2021, 300 milioni per una specifica linea di credito per il finanziamento della gestione corrente) oltre alle necessarie operazioni di leasing.

Riorganizzazione servizi sul territorio

AMA continua a lavorare, ancora oggi, con il vecchio contratto di servizio, approvato dalla precedente Giunta e inadeguato a fronteggiare le forti criticità della città. In attesa dell’approvazione del nuovo contratto, AMA già da febbraio ha messo in campo attività sperimentali per la totale riorganizzazione del sistema di raccolta dei rifiuti e di pulizia della città. Parallelamente all’opera di riassetto finanziario, infatti, il nuovo management AMA si è concentrato sull’indispensabile riorganizzazione dei servizi sul territorio che si trovavano anch’essi in una situazione gravemente deficitaria al momento dell’insediamento della nuova amministrazione. Bassa produttività dei servizi di raccolta e sottoutilizzo delle risorse umane e tecniche sul territorio, le principali criticità riscontrate. Da ciò derivava una conseguente inefficienza del servizio con circa 2000 cassonetti al giorno non svuotati ed una disomogeneità delle operazioni di pulizia con marcato squilibrio tra le frequenze di spazzamento  nelle strade centrali (4 volte al giorno) e quelle periferiche (in alcuni casi anche 1 volta ogni 2 mesi). Carente, quando non completamente assente, l’attività di controllo e monitoraggio.  

Queste le principali attività avviate dal nuovo management:

  • Si è proceduto a studiare e attuare un nuovo modello di servizio che già coinvolge 11 municipi (II, IV, VI, IX, XIII, XV, XVI, XVII, XVIII, XIX, XX) pari al 58% della popolazione cittadina. Entro gennaio è prevista l’entrata a regime in tutta la città. Il modello è basato sulla semplificazione dei servizi di pulizia in tre tipologie (base/globale/mirato), sull’istituzione di “aree elementari di servizio” (cd. “spazzino di quartiere”) e su una rigida attività di monitoraggio. Questo modello organizzativo è volto anche a individuare e stabilire responsabilità univoche sull’erogazione  di tutti i servizi sul territorio.
  • Il sistema RAD (Rilevazione aree degrado) ha permesso poi di individuare, finora, 922 discariche abusive su cui Comune e AMA stanno predisponendo gli interventi necessari (su 286 AMA è già intervenuta con successo, su 48 è già stato pianificato l’intervento, mentre 368 sono state trasferite a terzi perché incidono su aree non di competenza AMA).
  • La razionalizzazione delle risorse sul territorio ha consentito di implementare dell’11% la produttività dei servizi di raccolta riducendo fortemente le mancate vuotature di cassonetti. Entro i primi mesi del 2010 è prevista la sostituzione dei cassonetti danneggiati o mal funzionanti con il posizionamento di 8400 contenitori verdi per l’indifferenziato e 8000 bianchi e blu per la raccolta differenziata. Per il biennio 2010/2011 è in programma la sostituzione di ulteriori 16.800 cassonetti verdi e 13.400 bianchi e blu.
  • Entro la fine dell’anno l’introduzione di nuove risorse part-time consentirà la copertura completa del servizio di raccolta e spazzamento  h24 sette giorni su sette.
  • Parte integrante e fondamentale del piano industriale AMA è il rinnovamento del parco mezzi con conseguente dismissione di quelli ormai obsoleti. La flotta veicoli era caratterizzata infatti da una marcata obsolescenza (circa 2500 mezzi con età superiore ai 10 anni e oltre un quarto della flotta con età superiore ai 15 anni). Da ciò derivava un basso livello di disponibilità di questi mezzi per il servizio (in molti casi inferiore al 50%). Sono 250 i nuovi mezzi già operativi a cui andranno ad aggiungersene altri 300 entro la fine dell’anno, gli ultimi 150 entro marzo 2010. Tra i nuovi mezzi da segnalare le spazzatrici in grado di effettuare contemporaneamente operazioni di lavaggio stradale e spazzamento. Verranno inoltre introdotte minispazzatrici cabinate in grado di percorrere vicoli particolarmente stretti e 70 minispazzatrici manuali che andranno ad integrare quelle già attive. Prevista anche l’entrata in servizio di 20 spazzatrici alimentate a metano, che saranno operative sulle arterie della grande viabilità.
  • La maggiore solidità patrimoniale consentirà ad AMA di perseguire nuove scelte strategiche nel settore dell’impiantistica. Ciò permetterà di svolgere un ruolo industriale nel ciclo integrato dei rifiuti, indispensabile per raggiungere l’autonomia nella fase di smaltimento e chiusura. Nel quadro di questa strategia va a collocarsi l’identificazione di una nuova area per la gestione e lo smaltimento dei rifiuti con annessa una discarica di proprietà AMA. A tal proposito siamo in attesa della relazione della Protezione Civile a cui è stato demandata, di concerto con la Regione Lazio, l’analisi del fabbisogno impiantistico e di discarica di Roma. In questo modo l’Azienda, oltre a prevenire emergenze, avrà la possibilità di entrare nella fase remunerativa del ciclo dei rifiuti realizzando così risorse da reinvestire nel miglioramento globale dei servizi.
  • La raccolta differenziata (arrivata al 21,4% nel primo trimestre 2009 e partita dal 19,3% nello stesso periodo del 2008) riceverà nuovo impulso dall’espansione del sistema di raccolta “porta a porta” che verrà esteso fino a 790mila abitanti entro il 2013 per raggiungere, così, l’obiettivo di portare la percentuale della raccolta differenziata di Roma allo stesso livello delle grandi metropoli europee, e cioè fino al 35%.
Pubblicato il 2009-10-09
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