A Roma mai più piatti e bicchieri di plastica nei cassonetti dell'indifferenziata

Dal 1Ëš maggio a Roma è possibile gettare piatti e bicchieri di plastica nei cassonetti stradali blu riservati alla raccolta differenziata del multimateriale (contenitori in vetro, plastica, alluminio e altri metalli). Ama, in accordo con l’Amministrazione di Roma Capitale, ha infatti recepito le direttive dell’accordo a livello nazionale tra Anci e CONAI che prevedono l’avvio a riciclo di tali materiali. In base alle disposizioni del COREPLA (Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclaggio ed il Recupero dei Rifiuti di Imballaggi in Plastica), i piatti e i bicchieri devono però essere privi di qualsiasi residuo solido o liquido e, quindi, adeguatamente puliti e svuotati prima del conferimento. Tutto è rimasto invariato, invece, per le posate di plastica che devono continuare ad essere conferite nei contenitori verdi/grigi per i materiali non riciclabili.
Questo cambiamento riguarda anche tutti i cittadini e le utenze commerciali raggiunte da servizi mirati di raccolta differenziata: porta a porta e “duale”.
Tutto il sito, in particolare la sezione “Dove si butta”, è già stato aggiornato con questa importante novità. L’Azienda, inoltre, sta revisionando tutti gli appositi materiali informativi sulla corretta raccolta differenziata per rimodularli alla luce delle modifiche avvenute. L’operazione richiederà alcune settimane visto l’ingente numero di cassonetti stradali di colore blu dislocati sul territorio cittadino.
“Siamo ben lieti di accogliere una novità del genere in quanto porterà benefici all’ambiente permettendo di intercettare ulteriori materiali riciclabili – sottolineano il Presidente di Ama Piergiorgio Benvenuti e l’Amministratore Delegato Salvatore Cappello - Piatti e bicchieri di plastica, infatti, sono oggetti di comune uso che grazie allo sforzo congiunto di Anci e CONAI potranno ora avere una seconda vita. Siamo convinti che i romani recepiranno immediatamente le nuove modalità di conferimento per le quali sono comunque allo studio anche campagne di sensibilizzazione ad hoc”.

Pubblicato il 02/05/2012
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